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L’importanza della lettura per i bambini

Fin dalla nascita il bambino ha una predisposizione innata ad ascoltare la voce umana, è anche attraverso questa infatti che impara a conoscere il mondo, a parlare e a comunicare.

È molto importante, fin dalla tenerissima età, dedicare alla lettura uno spazio adeguato prima di tutto perché, al di là dei numerosi benefici che un bambino trae da questa, leggere una storia è un momento di relazione e condivisione. Vuol dire stare insieme e canalizzare la propria attenzione verso l’altro, occuparsi di chi ascolta e ascoltare chi ci parla.

Quello che può sembrare un banale racconto di una fiaba o di una storia si configura come un potentissimo strumento di sviluppo che sempre più spesso oggi viene sottovalutato o sostituito con l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche come i tablet o la tv che però non possono in nessun modo competere con il valore del racconto di una fiaba. Leggere un libro vuol dire:

  • Promuovere lo sviluppo cognitivo e linguistico: la lettura arricchisce il vocabolario, migliora il lessico e le abilità verbali;
  • Aiutare il bambino ad aumentare il tempo di attenzione: la capacità attentiva è una facoltà molto complessa e fondamentale importanza nei processi di apprendimento. La lettura impegna il bambino a prolungare le sue capacità attentive e a selezionare ed elaborare una serie di stimoli forniti durante il racconto;
  • Contribuire allo sviluppo delle capacità immaginative: quello che vediamo in tv è uguale per tutti, quello che immaginiamo leggendo non può esserlo in nessun modo. La lettura contribuisce allo sviluppo delle capacità immaginative e creative, i paesaggi, i personaggi e gli eventi vengono costruiti e investiti di significati personali;
  • Contribuire allo sviluppo della capacità di comprendere il punto di vista altrui: i bambini sviluppano questa capacità a partire dai 4 anni. È un’abilità fondamentale che ci permette di poter stare in relazione con gli altri, comprendere i loro stati mentali e dare significato alle loro azioni e comportamenti;
  • Sviluppare la capacità di creare nessi logici/causali tra gli eventi: il bambino impara a conoscere la relazione tra gli eventi (causa-effetto) e questo gli consente di sviluppare la sua capacità previsionale;
  • Contribuire alla conoscenza delle emozioni: i personaggi vivono avventure e le avventure emozionano. I bambini imparano così a conoscere gli stati emotivi e riconoscersi ed immedesimarsi nei personaggi che li provano, l’adulto può spiegare, contenere le loro emozioni e rassicurarli.

Leggere una storia quindi, non vuol dire solo dar voce a un testo scritto. La lettura è un momento di incontro per condividere, provare emozioni, insegnare, apprendere e crescere. Insomma, tantissime potenzialità in uno dei più semplici e antichi strumenti cha abbiamo, privo di controindicazioni, ricco di valori e risorse.

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